Storia

Dal 1957 creiamo biancheria per la casa in Italia con stile e innovazione per vestire tutta la tua casa.

Un'eccellenza italiana dal 1957

Non tutti sanno che l'attività di Gabel 1957 inizia negli anni del dopoguerra (1936), con una rete di negozi a Milano chiamati i Magazzini Ambrosiani del Popolo, dove si vende tela, mussola e lino a metro. 
Nel 1948 viene creato un piccolo laboratorio di abili ricamatrici per confezionare il tessuto, impreziosendolo con pizzi e ricami. 

La volontà era di dare un servizio alla emergente borghesia che, lontana dal pensare di confezionare e ricamare la biancheria in casa, come era tradizione, si affidava ad un negozio comprando il prodotto finito. 
Un primo passo imprenditoriale che ha portato nei primi anni 50 alla necessità di ingrandire il laboratorio di confezione, assumendo personale e costruendo una sede nel comasco con un magazzino di prodotto finito da inviare ai negozi. 

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Foto d'autore dell'esterno storico dell'azienda

È con l’avvento della stampa, successivo a filatura e tessitura, che Gabel 1957 inizia il suo percorso di verticalizzazione delle fasi produttive, coprendo man mano tutto il processo produttivo. 
Gabel Spa viene fondata nel 1957 nella provincia di Como, distretto tessile famoso in tutto il mondo per fornire i più bei tessuti alle più importanti case di moda. 

È in questo territorio, ricco di tradizione tessile, che Gabel 1957 si sviluppa scegliendo di gestire direttamente tutte le fasi della produzione: dalla tessitura, alla tintoria, stampa, finissaggio, confezione, fino al controllo qualità. Scelta che la caratterizza e la contraddistingue nel panorama tessile europeo. Soprattutto oggi, controcorrente nel produrre in Italia, per garantire alti standard qualitativi, costanti nel tempo, e poter contemporaneamente portare avanti i valori di sostenibilità ambientale che da sempre le appartengono. 

L’evoluzione del logo Gabel

Tutto inizia nel 1957, anno della sua costituzione, con il primo logo: due "G" che formano le ali di una elegante farfalla, in volo verso un obiettivo comune, una sorta di bersaglio da centrare. Una soluzione grafica che suggerisce anche l'immagine di un fiore, anticipando l'attenzione per la natura e il rispetto dell'ambiente, già nel nostro Dna. L'ulteriore logo coincide con un periodo di grandi successi, alla fine degli anni Sessanta, cui si accompagna il payoff "Gabel, una scelta felice" è del 1969: viene studiato da Giulio Confalonieri, uno dei più importanti graphic designer del XX secolo. Il 1957 rappresenta una pietra miliare nell'evoluzione del logo Gabel, con il contributo di un altro protagonista della creatività, Pierluigi Cerri: architetto eclettico, attivo nel design e nell'architettura. Cerri riprende il motivo delle due "G" stilizzate, trasformandole nella rappresentazione grafica di una bobina di filato.

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Negli anni 90 poi, la rivisitazione a cura dello studio di Ginette Caron, famosa designer canadese. In quegli anni il "claim" si trasforma in "Bella la casa, bene tu", a ribadire la raggiunta centralità del benessere domestico. Infine, la futura trasformazione del logo, ha coinvolto i dipendenti in un sondaggio interno, che ha confermato la scelta di inserire la data di fondazione sullo sfondo rosso.